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Oncidium coloratum
Questa fantastica miniatura è finalmente ri-entrata nella mia collezione (dopo un tentativo fallito di coltivarla in passato ☹ ), e la scheda di oggi va dedicata a lei. In questo modo creo anche il checklist per me stessa che potrò consultare nei momenti di bisogno. 😊
L’Oncidium coloratum è endemica del Brasile, più precisamente dello stato Espirito Santo. Cresce sugli alberi nelle foreste lungo la costa ad un’altitudine di 300-1000 metri. È simpodiale, composta da piccoli pseudobulbi fino a 1.5 cm in altezza che portano una foglia lunga fino a 4 cm. Il rizoma è cortissimo, e gli pseudobulbi risultano “appiccicati” uno all’altro, rendendo la pianta molto compatta.
Amesiella monticola x Ceratocentron fesselii

Ecco la prima fioritura di questo bellissimo ibrido nella mia collezione, e ne sono molto entusiasta! 🙂 Il fiore risulta duraturo (alcune settimane), ha circa 6 cm in diametro. Un po’ di informazioni culturali:
- luce: 15000-18000 lux
- bagnatura: quotidiana ma le radici si asciugano rapidamente
- periodo di riposo: no
- temperatura: +27-29°C di giorno e 20-21°C di notte d’estate; +20-22°C di giorno e +14-16°C di notte d’inverno
Laelia briegeri
E si comincia l’anno nuovo con una bella Laelia rupicola! 🙂 E’ endemica del Brasile, in natura è litofita, cresce sulle rocce direttamente o nelle crepe ad un’altitudine di 980-1400 metri. E’ una miniatura, composta da pseudobulbi di 3-10 cm in altezza che ciascuna portano una foglia sempre di 3-10 cm in lunghezza. Gli pseudobulbi più vecchi di 2 anni perdono spesso le foglie, ma rimangono comunque in vita facendo da deposito dell’acqua e dei nutrimenti per la pianta.
Un esempio del suo modo naturale di crescere si trova qui: https://www.flickriver.com/photos/68835201@N08/6255512338/
Bulbophyllum echinolabium
Finalmente parliamo non di una miniatura che colleziono, ma della regina tra le Bulbophyllum, con il suo fiore maestoso che può raggiungere le dimensioni fino a 40 cm (il più grande del genere Bulbophyllum)! 🙂 La sua bellezza e anche il fatto che è di facile coltivazione la rendono una specie molto popolare sia tra gli appassionati che tra i rivenditori di orchidee. È originaria del Sulawesi e del Borneo; cresce su alberi nelle foreste fluviali e primarie ad un’altitudine di 600-1200 metri.
È una specie simpodiale, con pseudobulbi fino ai 5 cm in altezza portanti ciascuno una foglia di 10-20 cm in lunghezza.
Dendrobium cyanocentrum
È una delle specie per cui ho sempre avuto un debole! È endemica delle zone montuose del Nuova Guinea; in natura cresce nelle foreste (tropicali e non) e su alberi lungo i fiumi ad un’altitudine di 100-1300 metri. Il suo fiore è molto vario (http://www.orchidsnewguinea.com/orchid-information/species/speciescode/2357); più spesso si notano due varietà distinte: white e blue.
È simpodiale, con pseudobulbi da 1 a 6 cm in altezza. Ogni pseudobulbo porta da 2 a 4 foglie fino a 6 cm in lunghezza.
Dendrobium lamyaiae
I suoi fiori color arancione fuoco attirano sicuramente l’occhio di qualsiasi collezionista, me compresa. 🙂 Questa miniatura è proveniente della Thailandia e Laos. Il suo nome deriva dall’albero Lamyai (Longan), sul quale probabilmente erano stati avvistati i primi esemplari. Non si trovano informazioni riguardo al suo habitat naturale, per cui la scheda che fornisco qui si basa sulla mia esperienza personale e descrizioni di altri collezionisti che coltivano questa specie.
La Dendrobium lamyaiae è simpodiale, i suoi pseudobulbi arrivano ai 3-12 cm in lunghezza e portano fino a 6 foglie decidue. Le radici non si espandono molto e non vanno ‘nell’aria’, attaccandosi sempre al supporto.
Eria extinctoria
È una specie nuova per me, l’ho presa l’anno scorso, e a dire il vero pensavo fosse stata difficile da tenere. Ma il suo fascino era troppo potente e così ho deciso di correre il rischio ed inserirla nella mia collezione. 🙂 Si è adattata subito, ha fatto delle nuove crescite maestose e ora anche i fiori: tutto quanto senza alcuna cura particolare.
La Eria extinctoria è originaria dell’India e Birmania. Purtroppo non si trovano le informazioni sul suo habitat naturale, ma immagino l’altitudine sia da 1000 a 2000 metri vista la sua capacità di adattarsi alle condizioni sia intermedio-fredde che intermedio-calde (o addirittura calde per brevi periodi). È una specie decidua, simpodiale, composta da piccoli pseudobulbi al massimo di 1 cm in diametro che portano 1-3 foglie (le altre fonti dicono una, ma il mio esemplare ne ha sempre fatte 2-3 per pseudobulbo) di 1-3 cm in lunghezza.
Cercando le informazioni ‘ufficiali’ riguardo alla coltivazione di questa specie non si trova nulla, quindi posso parlare solo della mia esperienza personale.
Restrepia echo
Una bellissima fioritura dei giorni scorsi! 🙂
Nonostante la Restrepia echo prediliga il clima fresco per non dire freddo, si può adattare anche alle temperature più elevate, ma in tal caso la sua crescita sarà decisamente più lenta. Per aiutarla a superare il periodo estivo (che per quasi tutte le mie piante da serra intermedia e fredda è un periodo stressante), la porto fuori sul balcone per la notte per garantirle almeno uno sbalzo di temperatura tra giorno e notte. 🙂