Sedirea (Aerides) japonica

Sedirea_japonicaLa Sedirea japonica proviene dal Giappone, dalle isole Riu-Kiu e dalla Korea del Sud. Si trova nelle foreste e cresce come epifita sugli alberi ad un’altitudine di 300-1600 metri. Nel suo nativo Giappone fa parte della lista delle specie a rischio d’estinzione, ma è una specie molto popolare ed apprezzata tra gli appassionati. È una specie monopodiale di piccole dimensioni; le sue foglie raggiungono 8-16 cm in lunghezza. La sua particolarità sono decisamente i fiori che sono molto fragranti.

Classificazione

Famiglia: Orchidaceae   Sottofamiglia: Epidendroideae   Tribù: Vandeae    Sottotribù: Aeridinae    Genere: Sedirea Specie: Sdr. japonica

Ciclo vegetativo

In natura in alcune località la Sedirea japonica subisce un periodo di riposo abbastanza severo, con le temperature che vanno alcuni gradi sotto lo zero. In questo periodo la pianta perde tutte le foglie e in primavera deve recuperare tutta la massa verde persa. In coltivazione è strettamente sconsigliato sottoporre questa specie alle condizioni così avverse: l’esemplare sopravvissuto non fiorirà per molti anni ed eventualmente sarà molto più debole di quelli che non hanno vissuto un’esperienza così traumatica. Quindi è indicato coltivare la Sedirea japonica sotto le stesse condizioni durante tutto l’anno.

Collocamento

La Sedirea japonica può essere coltivata sia in vaso (con la corteccia di media o medio-grande dimensione come substrato), oppure su una zattera con un po’ di sfagno intorno alle radici (se l’esemplare è collocato dentro un orchidario, lo sfagno non è indispensabile).

Temperatura

Questa specie cresce nel modo migliore sotto le condizioni intermedio-calde: +24-27°C di giorno e +17-19°C di notte d’estate, e +21-24°C e +16-17°C di notte d’inverno.

Luce

La Sedirea japonica necessita di 24000-30000 lux. L’orchidea non deve mai essere esposta al sole diretto perché rischierebbe le bruciature sulle foglie. Il fotoperiodo ideale è di 12-13 ore.

Umidità

Per gli esemplari in vaso vanno bene 55-65%, mentre quelli a radice nuda necessitano di 75-80%.

Bagnatura

La Sedirea japonica viene bagnata regolarmente, quando il substrato si è asciugato quasi completamente. Attenzione all’eccesso dell’umidità: il substrato non deve mai rimanere impregnato d’acqua perché questo provocherebbe i marciumi radicali. Gli esemplari a radice nuda si bagnano 1-2 volte al giorno.

Concime

Questa specie si concima ogni 4 bagnature (ma non più spesso di 1 volta ogni 10 giorni) utilizzando 1/3 (1/8 per le piante su zattera) della dose indicata sul flacone di un apposito fertilizzante liquido per le orchidee. Prima di concimarla è importante bagnarla: così si evita il rischio di bruciature delle radici dovute al contatto dannoso del concime con le radici asciutte.

Fioritura

La Sedirea japonica può fiorire in qualsiasi stagione, con la preferenza dei mesi estivi. Non ha bisogno del periodo di riposo per stimolare la fioritura. Le infiorescenze si sviluppano dalle ascelle delle foglie, arrivano fino a 20 cm in lunghezza e possono portare fino a 12 fiori ciascuna. I fiori sono abbastanza piccoli, circa di 2.5 cm in diametro, ma molto fragranti.

Particolari

Questa orchidea è particolarmente predisposta alla formazione dei getti laterali che poi diventano piante adulte. Consiglio di lasciarne uno o due sulla pianta madre senza toglierli, perché il fusto materno non è infinito, e prima o poi arriverà il momento quando smetterà di crescere. In tal caso le giovani piante formate sul fusto continueranno il ciclo della vita.

Dove comprarla

È una specie abbastanza diffusa in commercio. In Italia si trova da Nardotto e Capello e anche da altri venditori (vai alla sezione Link utili).

Pubblicato il 30 marzo 2016, in Orchidee botaniche, Orchidee miniatura, Schede orchidee con tag , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.

  1. marialauradiloreto

    Ho una sedirea japonica che non sta bene posso usare la tecnica a sfioro?

    • Buongiorno; se l’orchidea non ha radici sì, può usare la tecnica a sfioro, basta che il fusto della pianta sia sano, senza marciumi (altrimenti il marciume prenderà forza dall’umidità).

  1. Pingback: phalaenopsis (Ex-Sedirea) Japonica • diarid'orchidee

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