Come innalzare l’umidità dell’aria

L’umidità dell’aria è uno degli elementi chiave per lo sviluppo regolare delle orchidee. È proprio lei che aiuta le nostre piante a “respirare” nel modo adeguato: se è troppo bassa, le foglie delle orchidee evaporano più acqua di quella che riescono a prendere, e alla fine si seccano. In natura l’umidità dell’aria è strettamente collegata alla vicinanza di fonti d’acqua (fiumi, ruscelli, laghi) e la presenza di nebbie e rugiade. All’interno delle nostre case l’ambiente è tendenzialmente più secco, e se vogliamo coltivare le orchidee con successo, bisogna sapere alcuni piccoli trucchi per aiutarci a risolvere la questione dell’umidità troppo bassa. 🙂

Secondo l’igrometro che si trova nel mio salotto, l’umidità dell’aria attuale in questa stanza è del 37%. Magari andrebbe bene per un cactus, ma sicuramente non per un’orchidea. Nella zona dedicata alla coltivazione delle orchidee l’umidità oscilla tra 55 e 70%, e non è un orchidario. 🙂 Il mio segreto è semplice: lavorando da casa, per la maggior parte della giornata ho la possibilità di usare il vaporizzatore per inumidire l’ambiente. Le vaporizzazioni che faccio non assomigliano alle bagnature (che devono venire a parte), ma piuttosto alla nebbia che le piante avrebbero in natura nei posti dove crescono.

Per coloro che non hanno la possibilità di stare a casa e vaporizzare l’aria intorno alle orchidee alcune volte al giorno, esistono altre soluzioni. Uno dei più efficaci è il così detto sottovaso dell’umidità (humidity tray in inglese), che consiste in un sottovaso profondo (4 – 8 cm) con una griglia sul quale si appoggiano i vasi. Nel sottovaso poi si mette l’acqua che, grazie alla griglia, non tocca i fondi dei vasi e quindi non inumidisce le radici. Una struttura così la potete vedere nella foto.

Attualmente i sottovasi del genere si trovano in vendita soltanto da Roellke Orchideen. Ma ovviamente li possiamo anche costruire da soli, utilizzando i sottovasi disponibili presso i garden center e griglie varie che si potrebbero trovare in giro. Un paio di sistemazioni simili sono presenti nelle foto sotto.

 100_0387 (Medium) humidity-tray-with-maple-frame

Se non riusciamo a trovare una griglia adatta a costruire il sottovaso dell’umidità, possiamo sostituirla con il lapillo o pietra lavica sminuzzata (1-2 cm). La utilizziamo per riempire il sottovaso, e poi mettiamo l’acqua nel modo che lo copra completamente. Poniamo le nostre orchidee sui piccoli sottovasi e le posiamo sul lapillo, e voilà, tutto pronto. Un esempio lo potete vedere nella foto.

Per ultimo vorrei sottolineare la necessità di avere un igrometro vicino alle orchidee: solo grazie a lui ci si può accorgere se l’umidità dell’aria è troppo bassa. Il più economico e comodo si trova nei negozi di acquariologia / rettilari, ed è come lo vedete nella foto sotto. Io ce l’ho esattamente così. 🙂

In ogni guida alla coltivazione pubblicata su questo blog scrivo sempre i livelli dell’umidità dell’aria di cui necessitano le specie descritte, e vi possono servire per sapere quanto ne sono esigenti le vostre piante.

Pubblicità

Pubblicato il 16 aprile 2014, in Schede orchidee con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 6 commenti.

  1. anch’io lavoro da casa, ogni quanto le vaporizzi? tutti i giorni? io ho 3 orchidee una cattleya, una phalenosis e un’altra che aveva mio padre ma non si ricorda il nome

  1. Pingback: Aerangis verdickii | Orchidofili Italia

  2. Pingback: Pleione limprichtii | Orchidofili Italia

  3. Pingback: A cosa serve l’umidità d’aria | Orchidofili Italia

  4. Pingback: Phalaenopsis violacea | Orchidofili Italia

  5. Pingback: Psychopsiella limminghei | Orchidofili Italia

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: