Epidendrum peperomia

Epidendrum_peperomiaQuesta piccola specie proviene dalla Colombia e dal Venezuela. Il suo habitat naturale sono i boschi di pini e querce, dove cresce sugli alberi ad un’altitudine di 600-2700 metri. Ha un aspetto molto esotico: consiste in piccoli steli struscianti lunghi fino a 8 cm, che portano foglie alternate. Con il tempo forma ammassi rotondi molto decorativi, specialmente nei periodi di fioriture, quando vengono ricoperti di fiori.

Classificazione

Famiglia: Orchidaceae    Sottofamiglia: Epidendroideae    Tribù: Epidendreae   Sottotribù: Laeliinae   Genere: Epidendrum    Specie: Epi. peperomia

Collocamento

La Epidendrum peperomia può essere montata su una zattera oppure coltivata in un vaso, con la corteccia di pino di medie / medio-grandi dimensioni come substrato. Le radici di questa specie necessitano di arieggiamento più di altre specie, perciò l’aggiunta di sfagno al substrato non è consigliata. Se invece l’orchidea viene posizionata su una zattera, è importante mettere uno strato sottile di sfagno sotto le radici per garantire una riserva d’umidità.

Se la pianta sta in vaso, è possibile collocarla all’aperto durante il periodo caldo e piovoso, quando le temperature notturne stanno sopra +15°C. Se il tempo è caldo e secco, è meglio riportarla dentro, perché patisce la bassa umidità d’aria.

Luce

Dimostra il massimo del suo sviluppo quando riceve molta luce, 30000-35000 (fino a 40000) lux. Se la luce è meno forte, possono apparire problemi con le fioriture. Il fotoperiodo deve essere di 12 ore, anche in inverno.

Temperatura

La Epidendrum peperomia si adatta sia alle temperature intermedie, sia a quelle intermedio-calde. Le temperature ideali estive sono +24-25 (al massimo 26)°C di giorno e +18-19°C di notte, quelle invernali +22-24°C di giorno e +14-16°C di notte.

Umidità d’aria

Questa specie ama l’umidità alta, specialmente se è coltivata a radice nuda: in questo caso deve essere almeno al 75%, in ideale 80-85%. Se la pianta è in vaso, possono andare bene 65-70%.

Bagnatura

Durante il periodo di crescita (da marzo a novembre) le bagnature devono essere frequenti, appena il substrato si è asciugato bene ma prima che sia diventato completamente asciutto. A dicembre-febbraio le bagnature vengono sostituite con le vaporizzazioni quotidiane degli steli e della parte superiore del substrato, che avvengono al mattino, per permettere alla pianta di asciugarsi prima di sera.

Concime

Da marzo a novembre la Epidendrum peperomia viene concimata ogni 3 bagnature con 1/3 la dose indicata sul flacone di un apposito fertilizzante liquido per le orchidee. Prima di concimare la pianta, è importante bagnarla per evitare l’effetto dannoso del concime sulle radici asciutte. In inverno si aggiunge 1/8-1/10 della dose all’acqua delle spruzzature 1-2 volte al mese.

Fioritura

Questa orchidea può fiorire in qualsiasi stagione, con preferenze verso la primavera e l’autunno. Le infiorescenze si sviluppano dalle punte degli steli, ognuna porta da 1 a 3 fiori di 2.5-3 cm in diametro.

Dove comprarla

Si trova nei cataloghi di molti produttori / rivenditori europei, spesso sotto il nome di Epidendrum porpax.

Pubblicato il 28 agosto 2014, in Orchidee botaniche, Orchidee miniatura, Schede orchidee con tag , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 8 commenti.

  1. buongiorno, scrivo per un consiglio.. ne ho una dall’inizio di settembre, su zattera (acquistata da Riboni), la tengo vicino ad una finestra esposta ad ovest dove nel pomeriggio arriva il sole.. la vaporizzo tutte le mattine però le foglie di sono raggrinzite. Quali possono essere le cause? posso tenerla fuori in questo periodo dato che il sole non è poi così caldo? grazie!

    • Buongiorno 🙂 La causa quasi sicura di questa condizione è il fatto che alla pianta manchi l’umidità. Visto che è collocata su una zattera, il grado minimo deve essere di 75%. Se non abbiamo un orchidario, dovremmo almeno vaporizzarla più volte al giorno. Nel caso non ce ne fosse la possibilità, le posso consigliare di collocare una parte della zattera (possibilmente quella dove non ci sono le radici, così non rimangono immerse nell’acqua per tutto il giorno) nel piattino con 1 cm dell’acqua. La zattera assorbirà l’acqua e la porterà anche alle radici che stanno a contatto. Alla sera (dopo le 17-18) la zattera si toglie dal piattino e la pianta si asciuga abbastanza bene prima dell’arrivo della notte.

  2. La mia sta fiorendo in questo periodo. Confermo che gradisce alta umidità e molta luce. E’ in orchidario a 10cm da un classico faro led da esterno, potenza 20w per 14 ore al giorno. Riceve regolari spruzzate sulla chioma due volte al giorno. Il colore rossiccio delle foglie e la crescita di nuove radici verde chiaro è il segnale che la pianta si trova nel posto giusto.

  3. Se garantisci queste condizioni dovrebbe generare i boccioli nel giro di un mese. Ho messo la pianta in orchidario sotto la luce a metà settembre. Ha reagito immediatamente bene e nel giro di 4 settimane i boccioli erano formati.

  4. Può darsi che quei germogli rossi che ha visto Emanuela sono proprio i boccioli… 😀

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