Pecteilis (Habenaria) radiata

Habenaria_radiataLa Pecteilis radiata, molto ben conosciuta sotto il nome Habenaria radiata, è indubbiamente una delle specie più affascinanti del mondo, grazie ai suoi bellissimi fiori che assomigliano ad un airone. Proviene dal Giappone, dalla Penisola Coreana e dalla Cina orientale. Il suo habitat naturale sono le zone montane, molto umide ed esposte al sole, dove cresce ad un’altitudine di circa 1500 metri. È ormai rarissima in natura, e si trova di rado anche in coltivazione. Inoltre, ha la reputazione di essere problematica da far crescere e fiorire, ma non è poi così difficile fornirle le condizioni giuste per il suo sviluppo.

La Pecteilis radiata è una specie decidua, terrestre; il suo fusto si sviluppa da un bulbo (tubero) che si trova completamente immerso nel substrato. Il fusto ha una forma a rosetta, con 2-7 foglie di 5-17 cm di lunghezza. Le foglie sono color verde chiaro, spesso con il margine bianco, e si sviluppano in primavera. Le infiorescenze arrivano a 35-40 cm in lunghezza e portano fino a 8 fiori di 3-4 cm di diametro.

Classificazione

Famiglia: Orchidaceae   Sottofamiglia: Orchidoideae   Tribù: Orchideae   Sottotribù: Orchidinae Genere: Pecteilis   Specie: Pec. radiata

Ciclo vegetativo

La Pecteilis radiata ha la fase di crescita e quella di riposo. La crescita inizia in primavera, più o meno a metà marzo. In questo periodo il tubero si pianta in un vaso, e poi dà vita ad un piccolo getto che successivamente forma il fusto. Per la metà di luglio il fusto dovrebbe essere completamente formato, e dal suo centro parte un’infiorescenza. Il picco della fioritura sono i mesi di luglio ed agosto. Durante la fase di crescita la Pecteilis radiata produce anche tuberi nuovi che partono dal tubero vecchio. Quando le temperature notturne cominciano a scendere sotto +13-14°C, inizia il decadimento della parte superficiale della pianta, e a metà di ottobre l’orchidea comincia ad entrare nella fase di riposo. Il suo fusto muore, e la vita rimane solo nei tuberi maturati durante la fase di crescita, mentre il tubero vecchio, che ha dato vita alla pianta all’inizio della primavera, deperisce. I tuberi giovani devono trascorrere l’inverno, caratterizzato da temperature fresche (da +1°C a +10°C) e dalle condizioni piuttosto asciutte (ma non completamente secche). In primavera questi tuberi produrranno le piante nuove.

Collocamento e substrato

La Pecteilis radiata è un’orchidea terrestre, e si coltiva solo ed esclusivamente in vaso. Come substrato ci sono due scelte: 1) la torba bionda di sfagno + perlite + sabbia (1 : 1 : 1), 2) sfagno vivo. I risultati migliori arrivano con la prima scelta. Come vaso è meglio scegliere quello di cotto, che permette alle radici si stare più al fresco durante i mesi caldi. Teniamo presente che questa specie si coltiva solo all’aperto, in una posizione soleggiata, con l’arrivo dei raggi diretti del sole.

In inverno le piante si lasciano nello stesso vaso e nello stesso substrato nel quale hanno passato l’estate. All’inizio di primavera, quando le temperature notturne cominciano a superare +13°C, i tuberi si tolgono dai vasi, quelli deperiti si buttano mentre quelli validi si piantano nel substrato vecchio. I tuberi validi, cioè, quelli maturati nella stagione precedente, si riconoscono dal colore (sono più chiari) e dal turgore (sono duri).

Luce

Come è già stato scritto, questa specie necessita del sole diretto, quindi di 50000-70000 lux.

Umidità

Visto che la Pecteilis radiata proviene dagli ambienti molto umidi, necessita di 55-70%.

Temperatura

Durante la fase di crescita questa specie accetta anche le temperature estive presenti in Italia, anche se è meglio se non salgono oltre +27°C. I risultati migliori si ottengono con +25-26°C di giorno e +19-20°C di notte. Il periodo di riposo invece impone le temperature da +1°C a +10°C, che non devono mai andare sotto 0°C.

Bagnatura e riposo

Quando in primavera avviene la piantagione del tubero, lui non ha ancora nessuna vegetazione, quindi le bagnature sono regolari, ma non abbondanti. Il substrato deve rimanere umido, ma non bagnato. Quando esce il getto, le bagnature diventano più frequenti, e da qui fino a quando il fusto comincia ad ingiallirsi in autunno, la Pecteilis radiata si bagna frequentemente ed abbondantemente. Il substrato non deve mai diventare asciutto. Quando l’orchidea entra nella fase di riposo, le bagnature si sospendono, e il substrato deve mantenersi solo leggermente umido. Questo si ottiene per via di spruzzature sulla superficie del substrato ogni tanto.

Concime

La Pecteilis radiata si concima raramente e solo nel periodo di crescita, utilizzando 5 gocce del concime liquido per le orchidee per 1 litro d’acqua. Ha le radici molto sensibili alla presenza di sali minerali, quindi la quantità del concime deve essere veramente poca. Le concimazioni avvengono ogni 3 settimane, da maggio ad agosto. Poi si sospendono. Ogni tanto è una buona pratica sciacquare il vaso con la pianta sotto l’acqua demineralizzata.

Fioritura

Le infiorescenze si sviluppano dal centro della rosetta dopo che questa ha raggiunto la maturità. I mesi preferiti per la fioritura sono luglio ed agosto. Se l’orchidea non riceve abbastanza luce, non fiorirà.

Dove comprarla

È rarissima in commercio ed è disponibile solo in tardo inverno / inizio primavera. Attualmente è disponibile su prenotazione sotto il nome Habenaria radiata da Floriana Bulbose (vai alla sezione Link utili).

Pubblicato il 9 dicembre 2014, in Orchidee botaniche, Orchidee terrestri, Schede orchidee con tag , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

  1. Salve, ottimi consigli in questa scheda.
    Ho trovato dei semi di Habenaria radiata, vorrei qualche consiglio sulla semina,
    periodi substrato ecc.
    Grazie

  2. Buongiorno; grazie! 🙂

    Purtroppo non ho esperienza con la piantagione dei semi di questa specie; so che non è facile farli germogliare perchè lo fanno solo quando sono veramente freschi.

    Per quanto riguarda la piantagione dei tuberi (nel caso le interessi), c’è un video che spiega come farlo. E’ in inglese, ma il procedimento è chiaro. https://www.youtube.com/watch?v=YtvjHXyYC2w

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