Paphiopedilum venustum
È originaria del Bhutan, Nepal, lo stato indiano di Assam, il nord-est del Bangladesh e la provincia cinese di Yunnan. Il clima nel suo habitat è caratterizzato da piogge molto frequenti da aprile a ottobre con un periodo decisamente più asciutto (ma comunque con precipitazioni) da novembre a marzo. La Paphiopedilum venustum cresce sulla terra, nel sottobosco o sotto gli alberi ad un’altitudine di 60-1350 metri. È una pianta di medie dimensioni, con le foglie di 10-25 cm in lunghezza e i fiori che arrivano a 9 cm in diametro. Le sue foglie sono verdi macchiate di grigio argento.
Classificazione
Famiglia: Orchidaceae Sottofamiglia: Cypripedioideae Tribù: Cypripedilinae Sottotribù: Cypripediodeae Genere: Paphiopedilum Sezione: Sigmatopetalum Specie: Paph. venustum
Collocamento
La Paphiopedilum venustum è una specie semi-terrestre e si coltiva solo in vaso. Come substrato consiglio la corteccia di pino di medie dimensioni (2-3 cm). Le radici di questa specie sono molto sensibili agli accumuli di sali minerali nel substrato, e l’orchidea necessita di rinvasi abbastanza frequenti, anche se non li gradisce assolutamente. Nella media bisognerebbe travasarla ogni 1-1.5 anni, sostituendo completamente il substrato vecchio con quello nuovo e facendo molta attenzione a causare il minimo danno possibile alle radici.
Nel periodo quando le temperature notturne superano +15°C e quelle diurne +19°C, è consigliabile collocare la Paphiopedilum venustum all’aperto in una posizione semi-ombreggiata, protetta dai raggi diretti del sole e dalle piogge.
Temperatura
È una specie da serra intermedia. Le temperature ideali estive sono +22-25°C di giorno e +17-18°C di notte, quelle invernali +20-22°C di giorno e +14-15°C di notte.
Umidità d’aria
Essendo coltivata in vaso, non necessita di umidità d’aria molto elevata e si accontenta di 55-60%. Ma se le temperature superano +25°C, è indispensabile aumentare l’umidità fino a 70%.
Luce
La Paphiopedilum venustum non ama molta luce. Per il suo sviluppo armonioso sono sufficienti 10000-13000 lux. Il fotoperiodo deve durare 11-12 ore.
Bagnatura
Anche se nel suo habitat naturale il periodo da novembre a marzo è più asciutto del resto dell’anno, questa specie non ha un marcato periodo di riposo, e durante tutto l’anno deve essere bagnata nello stesso modo: quando il substrato si è asciugato bene ma prima che diventi completamente secco. L’acqua utilizzata per le bagnature deve essere possibilmente priva di sali minerali.
Concime
La Paphiopedilum venustum si concima con 1/2 della dose indicata sul flacone di un apposito concime liquido per le orchidee. Le concimazioni avvengono ogni 3-4 bagnature. Prima di concimare la pianta è importante bagnarla per evitare il contatto dannoso del concime con le radici asciutte.
Fioritura
Fiorisce nel periodo da febbraio ad aprile, sviluppando l’infiorescenza lunga fino a 25 cm dal centro delle rosette appena maturate. Ogni infiorescenza porta un fiore. Le fioriture sono stimolate dagli sbalzi quotidiani di 4°C tra le temperature diurne e quelle notturne. Se l’orchidea sembra che stia bene ma non fiorisce per più di 1 anno, si può provare a darle un piccolo periodo di riposo invernale, abbassando le temperature fino a +19-20°C di giorno e +13-14°C di notte e diminuendo le quantità d’acqua che la pianta riceve (per permettere al substrato di rimanere asciutto per 3-4 giorni tra una bagnatura e l’altra).
Dove comprarla
Attualmente è disponibile da Riboni (vai alla sezione Link utili), oppure nei cataloghi tedeschi, ad esempio, da Schwerter Orchideenzucht.
Pubblicato il 6 novembre 2014, in Orchidee botaniche, Schede orchidee con tag bagnatura, concime, fioritura, luce, Paphiopedilum, riposo, substrato, umidità, venustum. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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