Paphiopedilum
Quando vediamo una Paphiopedilum fiorita in un garden center o in una mostra, passiamo per forza un po’ di tempo ad ammirare il suo fiore grande e di struttura complessa. E poi comincia a venirci la tentazione di prenderla e provare a tenerla a casa. Per nostra fortuna, non è assolutamente difficile coltivare queste orchidee magnifiche e farle rifiorire anno dopo anno. Questo articolo parla delle Paphiopedilum ibride, perché proprio loro sono trattate dai garden center e dai rivenditori che partecipano alle fiere generiche di floricoltura. Le specie botaniche di questo genere sono disponibili solo dai rivenditori specializzati in orchidee.
Prima di parlare delle particolarità delle Paphiopedilum ibride, bisogna fare una divisione di tutti gli ibridi in tre gruppi.
Gruppo 1: le Paphiopedilum a foglie macchiate;
Gruppo 2: le Paphiopedilum a foglie verdi e fioritura singola (quando il fiore appassisce, lo stelo floreale si secca);
Gruppo 3: le Paphiopedilum a foglie verdi e fioritura multipla (quando un fiore appassisce, lo stelo floreale si allunga e ne produce un altro; a volte può produrre due fiori contemporaneamente).
Collocamento
Le Paphiopedilum sono orchidee semi-terrestri: in natura crescono sulla terra; le loro radici emergono dal substrato composto da foglie e rametti caduti dagli alberi e non partecipano nella fotosintesi. Comunque mantengono la qualità epifita di attecchire al substrato e hanno bisogno di un certo giro d’aria intorno, quindi non possiamo chiamare queste orchidee puramente terrestri (come, ad esempio, le Cypripedium, che sono vere e proprie piante da terra). L’unico modo possibile di coltivare una Paphiopedilum è quello in vaso (consiglio un vaso trasparente, perché solo così si può controllare la condizione del substrato e delle radici), utilizzando come substrato la corteccia di pino delle dimensioni medie e aggiungendo una fonte di calcio (di cui hanno bisogno) come conchiglie tritate o guscio d’uovo tritato (ben lavato, tolta la pellicina che si trova all’interno dell’uovo tra il guscio e l’albume). Lo sfagno, essendo acido, non è gradito da queste piante, quindi non si usa in nessun modo.
Quando le temperature notturne stanno sopra 18°C, gruppi 2 e 3 possono stare all’aperto, in una posizione semi-ombreggiata, protetta dai raggi diretti del sole e dalle piogge. Gruppo 1 preferisce le condizioni un po’ più stabili di quelle che si trovano all’esterno.
Luce
Gruppi 2 e 3 preferiscono l’intensità media della luce (12000-14000 lux), mentre gruppo 1 sta bene con 10000-12000 lux. Il fotoperiodo per tutti i gruppi deve essere di 10-12 ore.
Umidità dell’aria
Le Paphiopedilum non sono le piante esigenti per quanto riguarda l’umidità dell’aria, e si accontentano di 55-60%. Però, se le temperature superano 27°C, è meglio alzare l’umidità fino a 70%.
Temperatura
Gruppo 1 sono le orchidee da serra calda. Le temperature ideali sono 20-26°C d’estate e 17-22°C d’inverno. Gruppo 2 è da serra intermedia, ed ha bisogno di 20-23°C di giorno e 17-20°C di notte d’estate, e di 20-21°C di giorno e 15-16°C di notte d’inverno. Gruppo 3, essendo da serra intermedio-calda, preferisce 20-24°C d’estate e 18-22°C d’inverno. Tutti i gruppi hanno bisogno di differenza di almeno 3°C in temperature tra giorno e notte.
Bagnatura
Le Paphiopedilum ibride si bagnano quando il substrato si è asciugato bene ma non è ancora diventato completamente asciutto. Se per caso dopo una bagnatura l’acqua è finita nella rosetta del fusto, bisogna immediatamente toglierla per evitare il marciume. Nella sezione Tecniche di coltivazione di questo blog troverete un articolo che parla di come si effettuano le bagnature delle orchidee.
Non sono assolutamente consigliate le spruzzature della parte esterna della Paphiopedilum, perché l’acqua rimasta tra le ascelle delle foglie provoca i marciumi.
Concime
Queste orchidee si concimano ogni 3-4 bagnature, con 1/2 della dose indicata sul flacone di un apposito liquido concime per le orchidee. In inverno è meglio diminuire la frequenza, concimando le nostre piante ogni 4-5 bagnature.
Per sapere di più su come si concima un’orchidea, leggete la sezione Tecniche di coltivazione di questo blog.
Fioritura
La Paphiopedilum è un’orchidea a sviluppo simpodiale, e fiorisce dal centro del fusto giovane, appena maturato. La fioritura è soltanto indotta dalle temperature (devono sempre esserci gli sbalzi di 3°C come minimo tra giorno e notte), e dalla luce adeguata. Gruppo 1 di solito fiorisce in primavera/estate, mentre gruppi 2 e 3 preferiscono l’autunno.
Dove comprarla
Sono disponibili sia presso i garden center, sia da rivenditori vari in Italia e altri paesi europei.
Pubblicato il 2 aprile 2014, in Orchidee ibride, Schede orchidee con tag coltivazione, orchidea, Paphiopedilum, Paphiopedilum ibrido. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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