Coelogyne pandurata
La Coelogyne pandurata proviene dall’isola di Sumatra, dal Borneo, e dalle isole di Mindanao, Luson e Samar. È una specie simpodiale, epifita, cresce sugli alberi lungo i fiumi o in vallate umide e calde ad un’altitudine di 0 – 500 metri. Gli pseudobulbi crescono lungo un rizoma, ad una distanza di 3-15 cm uno dall’altro, e raggiungono fino a 12 cm in altezza. Le foglie sono abbastanza lunghe, fino a 40 cm. La sua particolarità sono decisamente i fiori: grandi fino a 12 cm in diametro, sono profumati ed hanno un labbro bellissimo.
Classificazione
Famiglia: Orchidaceae Sottofamiglia: Epidendroideae Tribù: Coelogyneae Sottotribù: Coelogyninae Genere: Coelogyne Specie: Coel. pandurata
Ciclo vegetativo
La Coelogyne pandurata ha un ciclo vegetativo continuo: dopo la maturazione, gli pseudobulbi producono subito getti nuovi, senza alcun periodo di riposo.
Collocamento
È possibile coltivare questa specie in vaso o a radice nuda, messa su una zattera. Visto il suo modo particolare di crescere, con gli pseudobulbi abbastanza distanti uno dall’altro, è più adatta una zattera, perché il vaso diventerà subito piccolo e i bulbi trasborderanno. La zattera scelta deve essere abbastanza grande per contenere la pianta e le sue future crescite. Sotto e sopra le radici è consigliabile mettere uno strato di sfagno per prevenire che le radici si asciughino troppo precocemente. Se l’orchidea viene tenuta in un orchidario (un’opzione perfetta per il suo sviluppo), non c’è bisogno dello sfagno sopra le radici.
Se decidiamo di provare con un vaso, il substrato deve essere composto da corteccia di pino di media dimensione (2-4 cm) e sfagno nella proporzione 1 : 1, oppure da una miscela di sfagno e perlite nella proporzione 1 : 2. La Coelogyne pandurata patisce abbastanza i trapianti, quindi il vaso scelto deve già essere abbastanza grande per contenere le crescite dei prossimi 2-3 anni.
Gli esemplari coltivati a radice nuda non possono essere portati all’aperto, perché si seccheranno subito. Se invece siamo fortunati e riusciamo a contenerla in vaso con tutte le radici dentro il substrato, è possibile collocarla fuori in un angolo semi-ombreggiato quando le temperature notturne superano +17°C.
Luce
La Coelogyne pandurata ama molta luce ed ha bisogno di 30000-38000 lux. Tollera bene il sole diretto del mattino (fino alle ore 11), ma poi i raggi diretti devono essere leggermente schermati. Il fotoperiodo ideale è di 12 ore.
Temperatura
È una specie da serra calda, e durante tutto l’anno le temperature diurne devono stare su +27-29°C, mentre quelle notturne su +19-20°C.
Umidità d’aria
Se la Coelogyne pandurata è coltivata a radice nuda, l’umidità d’aria deve essere di 75-85%. Se invece si tratta di un esemplare in vaso, bastano 55-65%.
Bagnatura
Durante tutto l’anno la Coelogyne pandurata si bagna abbondantemente, appena il substrato si è asciugato molto bene, ma prima che diventi completamente asciutto. Questa specie non deve mai rimanere completamente al secco. Gli esemplari a radice nuda si bagnano 1-2 (alle volte anche 3, dipende da quanto in fretta si asciuga la pianta) volte al giorno.
Concime
Le concimazioni si effettuano ogni 4 bagnature, si utilizza 1/4 della dose indicata sul flacone di un apposito concime liquido per le orchidee. Prima di concimare la pianta bisogna bagnarla, per evitare un effetto dannoso del concime con le radici asciutte.
Fioritura
Le infiorescenze si sviluppano dagli pseudobulbi giovani che sono ancora in crescita, e le fioriture avvengono prima che gli pseudobulbi raggiungono la maturità. Ogni infiorescenza porta fino a 12 fiori grandi, profumati, color verde chiaro, fino a 10-12 cm in diametro.
Dove comprarla
Grazie alla sua appariscenza, la Coelogyne pandurata è abbastanza trovabile in commercio. Attualmente è reperibile presso Riboni Orchidee in Italia, e da Orchids & more in Germania (vai alla sezione Link utili).
Pubblicato il 10 febbraio 2015, in Orchidee botaniche, Schede orchidee con tag bagnatura, Coelogyne, collocamento, concime, fioritura, luce, pandurata, riposo, substrato, temperatura, umidità. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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